giovedì 8 maggio 2014

Cannocchiale di Galileo

Il 21 agosto 1609 Galileo Galilei rivoluzionò il mondo dell’astronomia: presentò al governo veneziano il suo cannocchiale.

Galileo battezzò il suo cannocchiale “Telescopio” (dal greco tele = “lontano” e skopeo = “osservo”) e le sue scoperte furono pubblicate il 12 marzo 1610 nel Sidereus Nuncius.



Tramite il suo genio, fu possibile quindi osservare per la prima volta il cosmo, con uno strumento ben più potente e “scientifico” dell’occhio nudo.

Diresse il suo strumento verso il cielo e la prima cosa che osservò fu la Luna, che non si rivelò liscia come si riteneva fosse fino ad allora, ma individuò le sue montagne e crateri.




Grazie a Galileo, in 400 anni la visione dell’universo si è completamente rivoluzionata. I due soli telescopi di Galileo esistenti al mondo sono attualmente conservati presso il Museo Galileo – Museo di Storia delle Scienze di Firenze.




Sec. XVII Legno ricoperto di carta. Lunghezza mm1360





Sec. XVII Legno ricoperto di pelle rossa con fregi in oro. Lunghezza mm920


 
"Ora saturno, oggetto sempre nuovo, si presenta al suo sguardo rinnovando la meraviglia della prima scoperta, e risveglia il rammarico che Galileo col suo canocchiale non sia arrivato a farsene che un'idea confusa, di corpo triplice o di sfera con due anse,..."  (Cap.1.3.2., pag.38)

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