sabato 5 aprile 2014

Breve cronologia

I.Calvino (1923-1985) è stato uno dei più importanti narratori italiani del novecento.

Per capire meglio l'ambiente in cui è nato e cresciuto si faccia riferimento a questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Calvino , dove è presente una breve biografia dell'autore.



Riassumiamo di seguito i passi più significativi della sua vita, affiancandoli parallelamente ai fatti storici di quel periodo.

1923: nasce a Santiago de las Vegas (L'Avana);
1925: la famiglia Calvino fa ritorno in Italia e si trasferisce a Sanremo. Cresce in un ambiente piuttosto diverso dal resto d'Italia: era popolato da vecchi inglesi, granduchi russi, gente eccentrica e cosmopolita. Inizia la fase dittatoriale del regime fascista di Mussolini;
1929-1933: frequenta le Scuole Valdesi. Diventerà balilla negli ultimi anni delle elementari;
1934: frequenta il ginnasio-liceo G.D. Cassini;
1938: con la guerra Sanremo cessò di essere quel punto d'incontro cosmopolita e ritornò ad essere una vecchia cittadina di provincia ligure;
1941-1942: scrive le sue prime opere giovanili. Diventa amico con Eugenio Scalfari, trovando stimoli per interessi culturali e politici:
1943: le sue opzioni politiche si vanno facendo via via più definite. Il 25 luglio viene dato l'incarico a Badoglio di formare un nuovo governo. Passa alcuni mesi nascosto per sfuggire alla leva della Repubblica di Salò. Questo periodo di solitudine fu molto importante per la sua vocazione di scrittore;
1944: si iscrive al Pci e si unisce alla seconda divisione di assalto Garibaldi. l'esperienza della guerra partigiana risulta decisiva per la sua formazione umana;
1945: attivista del Pci nella provincia di Imperia. Si trasferisce a Torino per continuare gli studi universitari, città in cui era presente una prospettiva d'avvenire dettata dal movimento operaio e d'idee;
1947: scrive le sue prime vere opere e inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi;
1949: partecipa al congresso dei Partigiani della pace di Parigi, che gli costerà per molti anni il divieto di entrare in Francia;
1950-1955: pubblica alcuni libri e soprattutto scrive articoli per l'Unità e per Einaudi.
1956: la segreteria del Pci lo nomina membro della Commissione culturale nazionale. Denuncia con asprezza l'incapacità del partito di rinnovarsi alla luce degli esiti del XX congresso e dell'evoluzione in corso all'Est;
1957: rassegna le proprie dimissioni al Pci, illustrando le ragioni del suo dissenso politico e confermando la sua fiducia nelle prospettive democratiche del socialismo internazionale;
1958-1974  : la sua notorietà va sempre più consolidandosi. A margine della produzione narrativa e saggistica, coltiva interessi per il teatro, la musica e lo spettacolo. Collabora con molte riviste e settimanali. Continua a scrivere romanzi. In questo periodo della sua vita si dedica anche ai viaggi, che lo condurranno in giro per l'Europa e in America. Sposa Chichita, una traduttrice argentina e si trasferisce a Roma. Si sposta di continuo fra Roma, Torino, Parigi e Sanremo;
1975: si apre sul Corriere della Sera la serie di racconti del Signor Palomar;
1979: non scrive più articoli sulla politica ma si dedica a fare riflessioni su alcuni libri al quotidiano La Repubblica;
1983: tiene alcune conferenze e lezioni in varie università. Esce in novembre il libro Palomar;
1985: muore in seguito a emorragia cerebrale.


Per chi volesse approfondire la storia dal 1900 ad oggi: http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_d'Italia_(1861-oggi)




Nessun commento:

Posta un commento